Abbiamo visto come dalle tabelle si ottengano degli insiemi di dati numerici ordinati secondo righe e colonne. Questi insiemi numerici sono chiamati matrici. La matrice più semplice è costituita da una sola riga e una sola colonna, ossia da un solo elemento, come in questo esempio:


A = [aij] con i = 1, ..., m e j = 1, ...,n
in cui il pedice i indica la riga e il pedice j indica la colonna di appartenenza dell'elemento. Nella matrice
l'elemento della seconda riga, terza colonna è b23 = - 1 0 .
A = [- 3 ] = - 3 . (ERRORE!!!)
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Sommare matrici
Supponiamo che un'impresa commerciale abbia due filiali di vendita: Nord e Centro-sud. L'azienda vende quattro prodotti P1, P2, P3 e P4. Il prodotto P2 non ha mercato nel Centro-sud e quindi quella filiale non lo vende. Ciascuno dei due manager responsabili delle filiali riassume in una tabella le vendite relative al primo trimestre dell'anno. Siccome non esiste uno standard aziendale, ognuno si inventa la propria tabella. Il responsabile della filiale Nord scrive:
mentre quello del Centro-sud imposta così la propria
Convertendo le tabelle in matrici avremmo:
Volendo consolidare i dati di vendita a livello nazionale si devono sommare i dati delle due matrici (cioè delle tabelle). Ma come? Si osservi che sussistono due fatti:
- le matrici non hanno lo stesso numero di righe
- posizioni corrispondenti non rappresentano dati omogenei.
Siccome non ha senso sommare pere e mele, occorre normalizzare le tabelle prima di estrarne le matrici. Questo aspetto non viene mai sufficientemente enfatizzato nei testi di matematica, dove ci si limita solitamente a dire che le matrici devono avere lo stesso numero di righe e lo stesso numero di colonne. Non basta. Siccome nella realtà le matrici provengono da tabelle, in cui le posizioni degli elementi hanno precisi significati, è importante prestare a questo aspetto la dovuta attenzione.
Quindi, prima di procedere sarà bene convertire la tabella del Centro-sud che comunque deve essere modificata per aggiungere i dati relativi al prodotto P2 (anche se sono tutti 0).
Si ottiene quindi la nuova tabella:
Si può quindi effettuare l'addizione degli elementi corrispondenti nelle due matrici. La somma è anch'essa una matrice, avente lo stesso numero di elementi dei due addendi:

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