Aggregare la domanda di diversi prodotti significa in sostanza sommare l’effetto dei mercati dei singoli prodotti. Si pone quindi il problema di omogeneizzare i dati di prezzo e di quantità, non potendosi sommare pere e mele o, peggio, pere e automobili. Cosa compare al posto di prezzo e quantità sugli assi del diagramma cartesiano che rappresenta il mercato aggregato? Semplice per il prezzo: sarà il prezzo medio, inteso come media ponderata dei prezzi. E per la quantità? Il trucco è semplice: come indicato in fig. 6, si compie una trasformazione sugli assi, lasciando inalterato il valore della superficie del rettangolo P·Q. In particolare, la si divide e la si moltiplica per P, trasformando l’asse dei prezzi assoluti nell’asse del livello dei prezzi relativi (e il rispettivo lato del rettangolo diventa unitario) e l’asse della quantità nell’asse della spesa (P·Q) che si misura in lire e non in unità disomogenee di quantità.

Fig. 6
L’altro problema che si presenta è quello di confrontare la spesa di anni differenti, caratterizzati da diversi livelli di prezzo e differenti contenuti del paniere di prodotti. Si tratta di prendere un anno come anno di riferimento e di trasformare l’asse della spesa nominale nell’asse della spesa reale, lasciando inalterata l’area del rettangolo che rappresenta sempre la spesa nominale.
Partendo dall’ipotesi, abbastanza verosimile, che spesa e reddito siano proporzionali, si può, in definitiva, rappresentare il mercato dei prodotti usando come ordinate il reddito reale e il livello dei prezzi rispetto all’anno di riferimento.

Fig. 6
L’altro problema che si presenta è quello di confrontare la spesa di anni differenti, caratterizzati da diversi livelli di prezzo e differenti contenuti del paniere di prodotti. Si tratta di prendere un anno come anno di riferimento e di trasformare l’asse della spesa nominale nell’asse della spesa reale, lasciando inalterata l’area del rettangolo che rappresenta sempre la spesa nominale.
Partendo dall’ipotesi, abbastanza verosimile, che spesa e reddito siano proporzionali, si può, in definitiva, rappresentare il mercato dei prodotti usando come ordinate il reddito reale e il livello dei prezzi rispetto all’anno di riferimento.

Fig. 7
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