La definizione data nell'introduzione merita qualche approfondimento. Affinché sia valida la relazione
La definizione corretta è quindi la seguente:
Una matrice che ammette la sua matrice inversa è detta invertibile. Si usa anche dire che la matrice è regolare o non singolare, intendendo per singolari (o non regolari) quelle matrici che non ammetto la loro inversione.data una matrice quadrata An, si definisce sua matrice inversa quella matrice
An-1 , se esiste, per la quale vale la relazioneAnAn-1 = An-1 An = In
ovvero, per semplicità,
AA-1 = A-1A = I .
Le due matrici

sono una l'inversa dell'altra. Infatti,

e anche

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Unicità della matrice inversa
Se esiste, la matrice inversa è unica. È facile dimostrarlo. Infatti, se B e C, con B ≠ C, sono entrambe inverse di A, possiamo affermare che
B = IB,
per la nota proprietà della matrice identità
IB = (CA)B,
perché C è inversa di A, quindi I=CA
(CA)B = C(AB),
per la proprietà associativa della moltiplicazione
C(AB) = CI
perché B è inversa di A, quindi AB = I
CI = C,
per la nota proprietà della matrice identità. Cioè
B = C,
contrariamente all'ipotesi. Quindi: se esiste, l'inversa è unica.
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Esiste sempre?
Riprendiamo la matrice
di cui conosciamo già l'inversa. Se non la conoscessimo, potremmo cercare di calcolarla nel modo seguente:

Proviamo, con identico procedimento, a calcolare l'inversa di

Si giunge al sistema

Cerchiamo una spiegazione, almeno per le matrici 2x2, considerando le due matrici con elementi letterali

Sviluppando il loro prodotto, si perviene al seguente sistema
il cui risultato è valido a condizione che
ad - bc ≠ 0.
Verificare, per esercizio, che si ottiene lo stesso risultato invertendo l'ordine di moltiplicazione.
È presto per trarre conclusioni di carattere generale per le matrici nxn. Ricordiamoci però questo risultato, che ritireremo fuori al momento opportuno. Per ora accontentiamoci del fatto che per le matrici 2x2 quella indicata è la condizione di esistenza della matrice inversa.
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